18 Gen Smaltimento diatomee
Il filtro a diatomee per piscine è una particolare tipologia di filtro che utilizza le farine fossili di diatomee come materiale filtrante.
Rispetto ad un comune filtro a sabbia, il filtro a diatomee ha un potere filtrante decisamente superiore, di contro ha necessità di una manutenzione più frequente e soprattutto in ogni operazione di lavaggio (controlavaggio) del filtro, una parte o tutta la diatomea contenuta nel filtro viene scaricata insieme all’acqua e deve essere reintegrata.
Lo smaltimento della diatomea utilizzata nei filtri piscina, resta da molti anni un argomento su cui c’è poca chiarezza e la normativa di riferimento non aiuta a rispondere agilmente agli interrogativi che gli utilizzatori si pongono.
In linea generale, ci si deve attenere alle normative locali sullo scarico delle acque in fogna.
Non è stato possibile individuare una normativa precisa e generale, ma esaminando i limiti sulle acque che possono essere scaricate in fogna e le caratteristiche della diatomea, si conclude che non sono scaricabili direttamente.
La norma UNI 10637, in riferimento ai filtri precoat (filtri a diatomea), riporta: “l’acqua di rigenerazione contenente farina fossile esausta costituisce acqua di scarico”.
Quindi si può ragionevolmente ritenere, che le diatomee costituiscano un RIFIUTO SPECIALE NON PERICOLOSO.
La maggior parte delle aziende del settore, per evitare di incorrere in illeciti, si rivolgono a ditte specializzate ed autorizzate allo smaltimento dei rifiuti speciali.
Queste ditte di smaltimento, dopo delle analisi di laboratorio del materiale, lo classificano sempre come un rifiuto speciale non pericoloso, che pertanto deve essere smaltito correttamente da soggetti autorizzati e non può essere scaricato direttamente in fogna.
In conclusione cosigliamo di rivolgervi alle ditte locali di smaltimento, che sapranno indicarvi come smaltire la diatomea ed i costi connessi.
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